PERINA CONTRO BELPIETRO: “SCRIVE SOLO FANGO” – Fa ancora discutere l’editoriale in cui il direttore di Libero Maurizio Belpietro ha scritto ieri di un presunto finto attentato contro il presidente della Camera Gianfranco Fini organizzato per attribuirne poi la responsabilità al premier Silvio Berlusconi. E le polemiche vengono ulteriormente alimentate da un secondo articolo firmato dallo stesso Belpietro, in cui si parla anche di una misteriosa escort che girerebbe per le redazioni dei giornali raccontando di aver avuto rapporti con il leader di Fli.
Tra le varie e accese reazioni dei finiani a quanto accaduto, non si può non citare quella di Flavia Perina. Il direttore del Secolo d’Italia e deputato di Fli ha risposto al direttore di Libero attraverso un’intervista rilasciata all’Unità. “Quest’attacco di Libero è una cosa pazzesca – dice – Affermazioni di cui è inutile cercare la coerenza. Siamo al ventilatore acceso, al fango che schizza in ogni direzione“. “Una volta – prosegue – nei passaggi politici più delicati scoppiavano le bombe, oppure venivano rapiti gli statisti, oggi si videoregistrano non meglio identificate escort: il salto di qualità democratico è evidente. Niente vittime, niente sangue, niente dispendiose operazioni di depistaggio, rischi penali bassissimi: l’effetto è lo stesso, ma tutto è molto più pulito, economico, light. E se era difficile giustificare la liceità costituzionale di una P38 o di un timer ora si può dire con leggerezza commentando la nuova offensiva di Libero e del Giornale: è libertà di stampa, perché vi offendete?”.
Perina crede che si stia andando verso una “riaccensione della campagna contro Fini”. “Qui manca il dato di realtà da cui partire – afferma – C’è una voce, un sentito dire, idee del tutto folli. Tutto questo ci dovrebbe fare interrogare su due cose. Una è il dato di un Paese imbarbarito nel quale la politica non reagisce a cose del genere, si fa sopraffare, si fa dominare dallo spirito di fazione e dalla logica tribale. L’altra è un dato politico. Dal 14 dicembre tutti vanno dicendo che Fini è distrutto, che non ha prospettiva: evidentemente qualche incidenza politica ce l’ha e qualche rischio lo presenta, altrimenti non si spiegherebbe quest’accanimento”.
Tatiana Della Carità