SCOPERTA MOLECOLA CHE RALLENTA AVANZATA DELLA LEUCEMIA – Uno studio dei ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca su oltre 500 pazienti di tutto il mondo ha scoperto che la molecola ‘bosutinib’ è in grado di ridurre la mortalità e di rallentare la progressione di un particolare tumore del sangue, la leucemia mieloide cronica, che colpisce in Italia 15 mila persone e provoca ogni anno mille nuovi casi. La ricerca, coordinata dal dipartimento di Medicina clinica e prevenzione della Bicocca e dall’Unità di ematologia dell’ospedale San Gerardo di Monza, è durata 14 mesi e ha messo a confronto il bosutinib con l’imatinib, «il farmaco – spiegano gli esperti – attualmente più usato per contrastare questo tipo di tumore». Dalla ricerca emerge che con bosutinib «si è verificata la ricrescita del midollo osseo normale nel 79% dei pazienti, contro il 75% di quelli trattati con imatinib. La molecola, inoltre, ha dato una diminuzione più profonda del numero di cellule leucemiche residue: quasi la metà dei pazienti trattati con bosutinib (il 47%) ha ottenuto una risposta molecolare maggiore, rispetto a solo un terzo (il 32%) dei pazienti in cura con imatinib». Con la nuova terapia, infine, «le morti sono passate dal 4% all’1% e la malattia è progredita solo nel 2,8% dei pazienti, contro il 10% di quelli trattati con imatinib». «I risultati – ha spiegato Carlo Gambacorti Passerini, professore associato di Medicina interna alla Bicocca e responsabile del gruppo di ricerca – fanno sperare che con bosutinib si possa giungere alla completa eradicazione della malattia e quindi alla sospensione della terapia in una frazione consistente di pazienti, cosa che invece non è possibile con imatinib». In ogni caso, ha concluso il ricercatore, perchè la molecola entri a far parte delle armi a disposizione dei medici contro questo tipo di cancro sono necessari ulteriori studi, «e una valutazione molto attenta del rapporto tra costi e benefici».
Fonte: Ansa