Nuovo libro del Papa: caccia al testo di Benedetto XVI, vendute 300 mila copie in Italia

NUOVO LIBRO DEL PAPA – «Netta separazione tra religione e politica»; «no a una fede in un Dio rivoluzionario» e messa al bando di «ogni forma di violenza» anche se «usata» per combattere ingiustizie ed oppressioni. Ma, soprattutto, «attenzione» massima e costante per «poveri, ultimi, disagiati e ammalati», a partire dai «più piccoli». Ecco alcune delle verità che Benedetto XVI ricorda a cristiani e a uomini di buona volontà nel suo nuovo libro dedicato a Gesù presentato ieri in Vaticano.

Nel testo – 350 pagine edite dalla Libreria Editrice Vaticana – il pontefice analizza, dal punto di vista storico, teologico ed esegetico, gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo culminati con la Resurrezione, facendo ben attenzione a mettere in relazione i “racconti” del popolo ebraico dell´Antico Testamento con la vita dell´ebreo Gesù delineate nei successivi testi evangelici. Vicende ben riassunte fin dal titolo e dal sottotitolo del libro, “Gesù di Nazaret – Dall´ingresso a Gerusalemme fino alla resurrezione“. Tema centrale, la lettura della Passione nella quale Ratzinger rilancia lo storico documento conciliare Nostra Aetate con cui 46 anni fa la Chiesa cattolica cancellò l´infamante accusa di deicidi contro «tutto il popolo ebraico». Non una novità assoluta, ma un´opportuna sottolineatura – che Ratzinger fa definendo «Santo tutto il popolo di Israele» – e che le comunità ebraiche italiane ed internazionali hanno già ampiamente apprezzato sulla scia delle anticipazioni del libro fatte nei giorni scorsi.

Con il suo annuncio – scrive tra l´altro Ratzinger – «Gesù ha realizzato un distacco della dimensione religiosa da quella politica», un distacco «che ha cambiato il mondo». Allo stesso tempo, Cristo non va dipinto come un rivoluzionario, come fece negli anni Sessanta «un´onda di teologie politiche e della rivoluzione».

«È il secondo libro che Benedetto XVI scrive su Cristo e non è azzardato prevedere che susciterà lo stesso grande interesse con cui fu accolta la sua prima fatica editoriale dedicata alla pubblica predicazione di Gesù», osserva il portavoce papale padre Federico Lombardi presentando il testo insieme al cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, al professor Claudio Magris, germanista e scrittore, e a don Giuseppe Costa, l´editore del Papa e direttore della Libreria Editrice Vaticana.

Il libro – stando alle prime cifre diffuse da don Costa – è già un fenomeno editoriale, essendo stato stampato in 7 lingue (e in altre 20 è in corso la traduzione) per una tiratura iniziale di un milione 200 mila copie (300 mila in italiano), già esaurite, e con altre 400 mila già prenotate.

Repubblica