
MAFIA, BRUSCA RIFERISCE DI CONTATTI CON BERLUSCONI: “O ACCORDI O STRAGI” – Prosegue a Firenze il processo al boss Francesco Tagliavia per le stragi del ’93. Oggi in aula a testimoniare c’era Giovanni Brusca, uno dei più spietati membri di Cosa Nostra, attualmente collaboratore di Giustizia. Brusca ha parlato del coinvolgimento nella vicenda del premier Silvio Berlusconi e del cofondatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri. Il pentito ha spiegato che “Berlusconi e Dell’Utri non c’entrano niente con le stragi” ma ha anche precisato che nella seconda metà dell’anno Vittorio Mangano (lo stalliere di Arcore) venne mandato “a Milano ad avvertire dell’Utri e, attraverso lui, Berlusconi che si apprestava a diventare premier, che senza revisione del maxiprocesso e del 41 bis (il regime di carcere duro per i mafiosi, ndr) le stragi sarebbero continuate”. “Mangano – ha proseguito Brusca – tornò dicendo che aveva parlato con dell’Utri, che si era messo a disposizione”. Inoltre Brusca ha aggiunto che “nel ’92 Cosa nostra aveva rapporti con la sinistra, con politici locali, con Lima e a livello nazionale con Andreotti” e che in seguito all’attentato al giudice Paolo Borsellino i contatti cessarono, così che le stragi dell’anno seguente erano finalizzate a “risvegliare lo Stato e consigliarlo a trattare nuovamente”. Brusca ha parlato anche del “papello” (cioè il foglio con le richieste della mafia allo Stato) riferendo una conversazione con Totò Riina avvenuta nell’estate del ’92. “Finalmente si sono fatti sotto – gli avrebbe detto il Capo dei Capi – ho consegnato un papello con tutta una serie di richieste”. Il pentito dice di non conoscere l’identità del tramite ma che Riina gli avrebbe indicato come “committente finala l’allora ministro dell’Interno Nicola Mancino“.
Immediate le reazioni dei diretti interessati. Berlusconi ha definito “incredibili” le informazioni relative ai suoi presunti contatti con la mafia, mentre Mancino ritiene che Totò Riina ha fatto il suo nome per vendetta, “perché da ministro dell’Interno ho sempre sollecitato il suo arresto, e l’ho ottenuto”.
Redazione online