Franco Oppini, intervista esclusiva al famoso comico e attore teatrale ora in scena con l’”Aulularia”

 

INTERVISTA FRANCO OPPINI – Caro Franco, lieti di ospitarti su Direttanews. Da anni sei un famoso comico e attore televisivo e teatrale: quando è nata la tua passione per la recitazione?

La mia passione per la recitazione nasce fin dai tempi del liceo classico, pensa che il mio compagno di banco fu proprio Umberto Smaila mentre Nini Salerno si unì alla mia classe l’anno successivo in quanto venne bocciato. In generale con gli altri componenti dei “Gatti” ci conosciamo tutti dai tempi delle scuole e da lì nacque l’idea di creare il nostro quartetto comico. Io per mio conto comunque facevo già parte di un gruppo teatrale di Verona dove nonostante la giovane età interpretai anche personaggi difficili e di spessore, un vero e proprio teatro d’avanguardia…

A soli 21 anni hai conosciuto la popolarità a livello nazionale facendo parte del gruppo comico “I gatti di Vicolo Miracoli”, staccandoti solo dopo 14 anni (con Nini Salerno, Jerry Calà, Umberto Smaila e Gianandrea Gazzola): ti saresti mai aspettato un successo del genere? Con quale degli altri componenti del gruppo ti sentivi più in sintonia?

Con tutti gli altri mi sono sempre trovato in sintonia totale, con Jerry e Umberto ci troviamo spesso in vacanza in Sardegna. Nini Salerno è un carissimo amico e con lui ho condiviso numerose esperienze teatrali. Non dimentichiamoci però anche di Diego Abatantuono, il nostro primo tecnico delle luci. Tutte queste persone sono come dei fratelli per me.

Hai partecipato negli anni a numerosi film comici, telefilm e opere a teatro: quali sono i lavori che ti danno maggiore soddisfazione e ti appagano di più?

Il teatro dà certamente molta più soddisfazione e non solo per il contatto diretto col pubblico. Nell’interpretazione di un testo teatrale ci vuole molto impegno e tra la ricomposizione dei testi e le prove a volte sono necessari anche venti giorni di continuo lavoro. Nelle fiction invece sono necessari tempi brevi e quindi anche la qualità del prodotto che viene offerto al telespettatore il più delle volte perde di qualità.

Con quali attori e cabarettisti attualmente formeresti un ipotetico nuovo gruppo comico?

Per formare un gruppo comico innanzitutto è necessaria alchima e spontaneità tra i suoi componenti e questo al giorno d’oggi è veramente difficile. Apprezzo molto Antonio Albanese perché oltre ad essere un bravo comico sa fare tutto e regge la scena molto bene, mentre Benigni rappresenta il vero ingegno, la sorpresa e il guizzo comico. Un altro personaggio che mi piace è Maurizio Crozza.

A tuo figlio Francesco (avuto dalla precedente relazione con Alba Parietti) hai mai dato consigli per introdursi al meglio nel mondo dello spettacolo?

Francesco anni fa ha partecipato all’Isola dei Famosi ma non ha mai dimostrato grande interesse verso il mondo dello spettacolo. Mi piacerebbe se un giorno seguisse le mie orme a teatro ed essendo molto ipercritico anche verso me stesso saprei dargli le giuste indicazioni per svolgere al meglio questo mestiere.

Se non fossi diventato un famoso attore, che direzione pensi avrebbe preso la tua vita?

Penso che avrei fatto il professore. Nella nuova serie di “Provaci ancora prof” ho interpretato il ruolo di un insegnante maniaco di congiuntivi e mi sono trovato molto bene in questi panni, quindi non mi sarebbe dispiaciuto diventarlo.

Hai debuttato da poco nell’opera Aulularia diretta da Maurizio Annesi: puoi raccontarci qualcosa di più del tuo personaggio?

Io interpreto Euclione, un vecchio taccagno che trova  una pentola piena di monete d’oro e vive nel terrore di poterla perdere. Nella commedia (scritta dall’autore latino Plauto) recita anche il grande Enzo Garinei, Gegia e mia moglie Ada Alberti.

Come vedi il tuo futuro (professionale e non) tra dieci anni? Hai ancora sogni nel cassetto che desideri realizzare?

In questo lavoro puoi interpretare Re Lear anche a 80 anni, è difficile ma se si hanno gli stimoli giusti si va sempre avanti… Non ti nascondo che mi piacerebbe fare qualche commedia musicale. Faccio anche parte di una band rock dove cantiamo i pezzi di Vasco e Ligabue e lì riesco a mostrare tutto il mio lato esplosivo.

Raccontaci qualcosa di inedito su di te che i lettori e fan ancora non sanno…

In genere sono una persona riservata, posso dire che amo andare nei mercatini vecchi dove scambiare e vendere ricambi di auto d’epoca, passione che ho da tanti anni. Ho una Fiat 500 del ’72 e una Bianchina cabriolet del ’61.

Simone Ciloni