Crisi, Napolitano: inopportune le espressioni pubbliche inerenti l’Italia

Giorgio Napolitano

CRISI NAPOLITANO – L’ultimatum imposto dall’Europa all’Italia, per fronteggiare la crisi, sta per scadere.Do po il siparietto tra il premier francese, Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, il Paese italiano si è vista assoggettata a una vera e propria ‘richiesta’ con tanto di scadenza.

In merito il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha dichiarato: “Parlando domani al Collegio d’Europa di Bruges, ribadirò il profondo, convinto attaccamento dell’Italia alla storica conquista dell’Euro e alla causa dell’unità europea. Questo, e nessun altro, è il punto di riferimento e di forza anche per il nostro paese di fronte alla crisi che oggi colpisce finanziariamente e minaccia economicamente l’intero continente. Inopportune e sgradevoli espressioni pubbliche di scarsa fiducia negli impegni assunti dall’Italia, non possono farci perdere di vista la sostanza delle questioni e delle sfide che abbiamo davanti“.

Inoltre, ha continuato il capo dello Stato, “gli sforzi già avviati e gli elementi positivi della nostra situazione sono stati certamente già illustrati a Bruxelles. Ma dobbiamo compiere tutte le scelte necessarie per ridurre il rischio a cui sono esposti nei mercati finanziari i titoli del nostro debito pubblico, rendere più credibile il nostro impegno ad abbattere tale debito e a rilanciare la crescita economica”, ha concluso.

Redazione