Emergenza crolli a Pompei: cedono due muri di epoca moderna

Pompei

NUOVI CROLLI A POMPEI –  A Pompei la situazione sta precipitando. Letteralmente. Dopo i crolli verificatisi un anno fa e quello del 21 ottobre scorso, due nuovi cedimenti interessano una delle aree archeologiche più preziose d’Italia. Questa volta a venire giù sono due muri, edificati in epoca moderna: uno si trova nei pressi della via dei Sepolcri, all’esterno di Porta Ercolano, mentre l’altro è situato nell’area ovest degli scavi. Si ritiene probabile che i cedimenti siano dovuti alle piogge che nei giorni scorsi hanno interessato la Campania. A comunicare la notizia è il sottosegretariato ai Beni culturali.

I nuovi crolli si sono verificati ad appena un giorno dall’arrivo del commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn, che avrà l’ultima parola in merito ai fondi, pari a 105 milioni di euro, che la Comunità dovrebbe stanziare per la tutela e la salvaguardia del sito.

Mentre i magistrati di Torre Annunziata hanno deciso di aprire un’inchiesta per crollo colposo in seguito al cedimento di qualche giorno fa, le condizioni dei prestigiosi ma con ogni evidenza trascurati scavi di Pompei non manca di avere conseguenze politiche. Considerando che dopo il crollo del 21 ottobre il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan aveva definito la situazione di Pompei “una priorità”, il Pd, attraverso le parole della senatrice Vittoria Franco, chiede chiarimenti. La Franco chiede che Galan riferisca in Senato e accusa il governo di non occuparsi della cultura. “Con questo governo la cultura è a pezzi – dice ai microfoni del Corriere della Sera – E nonostante tutte le rassicurazioni, Pompei continua a crollare”.

T.D.C.