IDV ATTACCA BERLUSCONI SU NORMA EREDITA’ – Mentre il governo, dopo l’infruttuoso Consiglio dei ministri di ieri sera, annaspa faticosamente sulla questione delle pensioni che ha creato una nuova, profonda spaccatura tra Pdl e Lega, altre polemiche sorgono in merito alle notizie relative alla nuova bozza del dl sviluppo. Stando a quanto si apprende, tra le norme previste dal testo figura anche una nuova regolamentazione in materia di eredità, in base alla quale una persona può suddividere i beni da lasciare ai propri figli privilegiandone uno rispetto agli altri. La nuova norma mantiene la quota dei due terzi dei beni prevista per i figli dall’attuale legislazione, prevedendo però che una metà di questa stessa fetta di eredità venga divisa equamente tra i figli, mentre l’altra metà potrà essere distribuità tra loro a discrezione del genitore.
La questione riguarda molto da vicino il premier Silvio Berlusconi, che ha avuto due figli, Marina e Pier Silvio, dalla prima moglie Carla Dall’Oglio, e altri tre, Eleonora, Barbara e Luigi, dalla seconda consorte, Veronica Lario: avendo un immenso impero da spartire tra cinque rampolli, il presidente del Consiglio potrebbe pertanto trarre vantaggio da un provvedimento come quello incluso nella bozza del dl. Lo sanno anche gli esponenti dell’Italia dei valori, che non mancano di protestare per quella che viene vista come una nuova legge cucita su misura per il Cavaliere. Di “ennesima norma ad personam” parla il vice presidente dell’Idv a Montecitorio Antonio Borghesi. “Come può influire sulla crescita del Paese – scrive Borghesi in una nota – una norma dedicata al testamento e alla legittima dei figli? In nessuna maniera ovviamente. Sorge il sospetto che si tratti dell’ennesima norma ad personam, legata ad equilibri familiari del premier. Berlusconi non smette mai di sorprendere: di fronte al rischio di catastrofe economica del Paese pensa a tutelare le proprie finanze”.
T.D.C.