TERRORISMO IRLANDA – La Real IRA rivendica gli attentati degli ultimi mesi e dichiara di aver pronte altre azioni. In un comunicato inviato al quotidiano inglese The Guardian, la Real IRA, organizzazione paramilitare nordirlandese che continua a portare avanti le istanze del repubblicanesimo in Ulster, assume su di sé la responsabilità per gli attacchi sferrati contro alcune banche e sedi istituzionali nel corso dell’ultimo anno.
A maggio una bomba era stata lanciata all’interno di una filiale della Santander Bank nel centro di Derry. L’esplosione aveva causato ingenti danni ma non aveva provocato vittime. In agosto, presso una succursale bancaria di Newry, era stato rinvenuto dell’esplosivo. Ad ottobre un ordigno ha colpito l’Ulster Bank a Belfast. Infine nella notte tra il 12 e il 13 ottobre scorsi, è stato bombardato l’ufficio della City of Culture di Derry.
Dal comunicato emerge chiaramente l’intenzione di continuare con la serie di attacchi a simboli del sistema di potere capitalistico (filiali bancarie) nonché dell’egemonia culturale e politica britannica (azione contro la sede della City of Culture).
“Gli attentati sono parte integrante della nostra strategia la quale mira a colpire le strutture finanziare che supportano la politica coloniale e capitalista attuata dal governo britannico in Irlanda. La classe lavoratrice irlandese sta soffrendo gli effetti dei tagli attuati a scapito di servizi fondamentali di welfare e la povertà è divenuta una condizione endemica. Le famiglie che hanno perso i loro guadagni a causa della crisi finanziaria – provocata dalle banche – subiscono intimidazioni ed alcune sono costrette ad abbandonare le proprie abitazioni”, queste le parole dei dissidenti repubblicani”.
“La classe dirigente di banchieri e politici è completamente disconnessa rispetto alle disastrose conseguenze delle proprie decisioni” , continua il comunicato della Real IRA, il quale si propone di lanciare un messaggio ben preciso: “se le lotte del nazionalismo irlandese e le lotte in difesa delle classi meno abbienti sono questioni distinte, esse non sono però problematiche slegate”.
Nicoletta Mandolini