NORVEGIA CONTRARIA ALL’EURO – “Ho intenzione di spendere il mio tempo facendo cose più utili che lavorare per far sì che la Norvegia abbia qualcosa a che fare con l’euro”: sono parole del premier Jens Stoltenberg, pubblicate dal quotidiano Klassekampen, e sono le parole con cui in pratica la Norvegia mette una grossa pietra sopra all’ipotesi di adesione alla moneta unica. Stoltenberg, che guida una coalizione di centro-sinistra e che deve guardarsi dall’ascesa dei partiti conservatori, ha annusato l’aria che tira nel suo paese e si è comportato di conseguenza.
Del resto, i numeri sono chiarissimi: secondo l’ultimo sondaggio, solo il 18,6% della popolazione norvegese è favorevole all’adesione alla moneta unica. Pochi e in costante diminuzione: dall’inizio dell’anno in ‘partito dell’euro’ ha perso un pezzo dopo l’altro. La crisi del debito che sta colpendo l’Europa ha in pratica dato la spinta finale al gruppo degli scettici, che già era numeroso in Norvegia: il paese scandinavo è forse quello più in salute in tutto l’Occidente, galleggia sul petrolio ed è fiero della propria autonomia.
In sostanza nessuno a Oslo e dintorni trova buoni motivi per abbandonare la corona, e soprattutto in questa fase economica. Da diversi anni in Norvegia la maggior parte della popolazione è contraria alla moneta unica: in alcune fasi la differenza è stata di poche unità percentuali, ma almeno dal 2005 i favorevoli non hanno mai superato i contrari.
Antonio Scafati