OMICIDIO SARAH SCAZZI – Continua quest’oggi l’udienza preliminare per il processo sull’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa nell’agosto del 2010 in casa Misseri, in via Deledda, in circostanze ancora da definire. Alle ore 12, nel Tribunale di Taranto, compariranno in aula Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di zio Michele, accusati con lui di occultamento di cadavere. Nella giornata di domani sarà, invece, la volta della difesa di Sabrina Misseri, cugina di Sarah, accusata di aver compiuto l’omicidio insieme a sua madre Cosima Serrano, che lunedì si è proclamata ancora una volta innocente. L’avvocato Franco Coppi chiederà la scarcerazione della sua assistita Sabrina, in carcere dal 15 ottobre 2010.
Secondo indiscrezioni rivelate dalla trasmissione televisiva di Rai 1 “Vita in diretta”, quella mattina del 26 agosto 2010 Sarah Scazzi scrisse un messaggio non inviato per mancanza di credito sul telefonino e che recitava: “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo“, citazione dello scrittore Andrea Giaime Alonge. Un triste presagio di ciò che sarebbe successo poche ore dopo. Sarah quella mattina aveva avuto una lite con Sabrina per via di Ivano Scazzi, ragazzo conteso tra le due, proprio nell’abitazione di via Deledda. Nel pomeriggio fa ritorno a casa di sua cugina per non uscirne più viva, dicendo addio allla vita e ai suoi sogni.
Luigi Ciamburro