
CRISI BERSANI – Ieri è stato presentato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il documento messo a punto dal governo per fronteggiare la crisi; pensioni e licenziamenti l’oggetto della lettera. In merito il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha dichiarato ai giornalisti presenti in Camera: “A parte le minacce inaccettabili di entrare a piè pari sul mercato del lavoro tutto il resto è merce usata venduta come nuovo in modo anche sconcertante“.
“Per carità di patria non farò l’elenco punto per punto anche delle vere e proprie prese in giro contenute in quella lettera. Dico – ha continuato -: Berlusconi venga in Parlamento, spieghi e rispetti quel calendario. Ci faccia vedere cosa c’è di vero e cosa c’è di nuovo e come possa essere rispettata la tabella di marcia”.
Quanto alla reazione positiva dei colleghi europei, “credo che l’Europa giustamente non abbia altro interesse che rendere credibili le misure italiane: siamo troppo grossi per poter essere salvati. Ma temo che a un esame attento della Commissione Ue possa emergere che non ci siamo. Questa è la mia preoccupazione”, ha concluso Bersani.
Tuttavia alla fine il piano del governo Berlusconi è stato approvato dall’Ue e il premier può così prendere una boccata d’aria, fiducioso più che mai di poter proseguire la legislatura fino al 2013.
Redazione online