
“Quando la notte”, l’ultimo film di Cristina Comencini tratto dal suo omonimo romanzo (edito da Feltrinelli) e prodotto da Cattleya, era stato proprio in questi giorni sottoposto al divieto per i minori di 14 anni da parte del Ministero dei Beni Culturali con la seguente motivazione: “La violenza della madre sul suo bambino è inquietante perchè trattasi di una madre normale che, spinta dallo stress, diventa violenta verso il figlio pur non volendolo.
Si ritiene che il vuoto della volontà di una madre normale ingenera inquietudine nei minori di anni 14″. Il film, presentato all’ultima edizione della Mostra cinematografica a Venezia e accolto non proprio entusiasticamente dal pubblico presente alla proiezione, racconta la storia di una giovane e fragile madre (interpretata da Claudia Pandolfi) alle prese con un figlio da amare e proteggere: “Ogni donna che ama suo figlio, come è la protagonista del film – ha affermato la Comencini commentando la notizia – conosce e vuole raccontare la realtà del rapporto con i figli con verità, senza nascondersi dietro ai clichè. Per queso rifiutiamo la motivazione del divieto per ragioni artistiche, etiche e sociali – aggiunge -. L’atto della commissione è politico come politico è il film. In una società che fa scempio del corpo delle donne, viene vietato un film colpevole di toccare un tabù, quello della madre santificata, un pilastro su cui si reggono i rapporti fra uomini e donne, un equilibrio sociale che il film modifica”.
La decisione ha creato non poche polemiche tra gli addetti ai lavori, e la stessa casa di produzione Cattleya aveva inviato ieri un urgente appello all’apposito organo del Ministero (composto prevalentemente da donne), la VII commissione di revisione cinematografica, per chiedere il ritiro della censura. Appello che è stato infine accolto, così che il film uscirà quest’oggi – venerdì 28 ottobre – nelle sale italiane come inizialmente previsto.
Annarita Favilla