TERREMOTO IN TURCHIA – Regna ancora il caos e la disperazione nell’Est della Turchia, nella provincia di Van, dove domenica scorsa un violento terremoto ha causato il crollo di migliaia di edifici, sotto le cui macerie sono morte oltre 577 persone. Ma il bollettino ufficiale è sicuramente volto al ribasso, in quanto ancora centinaia di cittadini risultano dispersi e le speranze di vita si affievoliscono di ora in ora. Negli ultimi giorni sono stati tratti in salvo 187 abitanti, ultimo in ordine di tempo un ragazzino dodicenne, trovato vivo dopo 5 giorni senza acqua nè cibo.
Nella giornata di ieri è partito un volo umanitario dall’Italia per l’invio di beni di prima necessità e 208 tende familiari per climi freddi, dal momento che il popolo turco colpito dal sisma, oltre a trovarsi senza casa, deve fronteggiare il clima gelido abbattutosi da qualche giorno. La Farnesina fa sapere che il volo è partio nella serata di ieri da Brindisi diretto a Erzorum, dopo un cordiale colloquio telefonico tra il ministro Franco Frattini e il suo omologo turco Ahmet Davutoglu. I beni italiani – conclude la nota del Ministero degli Esteri – saranno quindi presi in carico dalla Unità Speciale per il Terremoto, cellula allestita dal Governo turco per la gestione degli aiuti, che ne curerà la distribuzione e l’impiego a sostegno delle famiglie evacuate dalle aree colpite”.
Luigi Ciamburro