“I ricchi in Italia non pagano le tasse”: ecco Eva Joly, candidata verde alle elezioni presidenziali francesi del 2012

Eva Joly

PRESIDENZIALI FRANCIA 2012 – Secondo Eva Joly, candidata dell’EELV (Europa Ecologia – I Verdi) alle presidenziali francesi del 2012, la soluzione più certa ed efficace per far fronte alla crisi economica in Europa sarebbe quella di combattere l’evasione fiscale e ricorrere ad un più rigoroso regime di tassazione. La candidata dell’EELV, decisa a non rimanere nell’ombra in queste settimane di concitata campagna politica in Francia, ha infatti dichiarato venerdì scorso che la crisi in Grecia e in Italia avrebbe potuto essere evitata se i governi di questi due paesi avessero vegliato meglio sul funzionamento del proprio sistema tributario, combattendo con maggiore risolutezza l’evasione fiscale.

Secondo la candidata verde, i leaders europei si rifiuterebbero di affrontare “il vero problema dell’Europa, ovvero la concorrenza fiscale”. “Non vi sarebbe stata crisi in Italia se fossero state riscosse le tasse”, ha dichiarato l’eurodeputata ai microfoni dell’emittente France 2; “I ricchi in Italia non pagano le tasse e l’evasione fiscale è stimata a 120 miliardi di euro all’anno. Stessa cosa accade in Grecia”, ha aggiunto la candidata dell’EELV. Quanto all’intervista del Presidente Nicolas Sarkozy andata in onda in diretta giovedì scorso, Eva Joly non vi avrebbe trovato nulla che potesse rassicurare i francesi: non una sola parola sui problemi legati alla disoccupazione, sulla crisi dell’euro, sull’ambiente.

Secondo l’opinione dell’eurodeputata, infatti, la preoccupazione principale di Sarkozy sarebbe stata quella di rinnegare ogni responsabilità nella crisi attuale, scaricando invece la colpa sui socialisti e sulla legge delle 35 ore lavorative settimanali, introdotta nel 2000 dal governo socialista di Lionel Jospin. “Questa crisi”, ha affermato la candidata, “non è una catastrofe naturale, ma una crisi dovuta all’ultraliberalismo”, su pretesto della quale il governo di destra sta demolendo l’intero sistema sociale del paese.“Bisogna tornare ad un regime fiscale come quello che avevamo nel 2000”, ha affermato Eva Joly. “Voglio proteggere i servizi pubblici, interrompere il massacro della scuola, della giustizia, degli ospedali”, ha concluso la candidata, che ha fatto appello alla soppressione delle nicchie fiscali e alla riduzione del debito pubblico, senza tuttavia per questo appesantire le tasse delle classi medie.

 

Flavia Lucidi