Mandato d’arresto tunisino contro la vedova di Arafat: lei respinge ogni accusa

Yasser e Suha Arafat

MANDATO ARRESTO VEDOVA ARAFAT – Secondo il quotidiano tunisino Essarih, dal ministero della giustizia del paese arabo è stato inviato oggi un mandato d’arresto internazionale contro Suha Arafat, vedova del leader dell’ Autorità Nazionale Palestinese morto nel 2004. L’accusa è di corruzione (ma i dettagli non sono stati resi noti), e deriverebbe da un’inchiesta in corso sulla “Scuola internazionale di Cartagine”, fondata nel 2006 dalla donna insieme a Leila Trabelsi, moglie del destitutio Ben Ali (attualmente rifugiata in Arabia Saudita).

La vedova Arafat – stabilitasi in Tunisia subito dopo la morte del marito – sarebbe stata estromessa dalla guida dell’istituto di formazione in seguito a forti dissidi con la Trabelsi in merito a ulteriori progetti commerciali a cui stavano collaborando. I litigi culminarono con la decisione della famiglia Ben Ali di revocarle la cittadinanza tunisina.
La donna, che dal 2007 si era trasferita a Malta con la figlia – isola nella quale l’autorità palestinese è riconosciuta ormai da anni, e vi è stata istituita anche un’ambasciata – ha risposto telefonicamente in queste ultime ore ai media che hanno tentato di raggiungerla per un commento sulla notizia dichiarando di essere totalmente estranea alla faccenda per il momento contestatela dalla magistratura tunisina: “Respingo tutte le accuse citate dalla stampa e sono pronta a dimostrarlo, presentando dei documenti. Ho incaricato un avvocato tunisino di presentare tali documenti”.

Annarita Favilla