
CRISI DI PIETRO – La crisi economica potrebbe entrare sbattendo la porta ma i partiti dell’opposizione e cioè Sel, Idv e Pd si dichiarano pronti a superare le difficoltà evitando una carneficina ma garantendo di trovare i soldi. In merito il leader Idv, Antonio Di Pietro, ha dichiarato: “La settimana prossima ci incontreremo anche per buttare giù la nostra lettera all’Europa”.
“Garantiremo all’Europa i saldi, ma il modo di trovare i soldi sarà assolutamente differente – ha assicurato l’ex magistrato -. Nessuna macelleria sociale“. L’opposizione si dichiara pronta a far fronte a un’eventuale crisi. “Abbiamo dato la nostra disponibilità a farci carico di un governo d’emergenza. Io dico: noi del Patto di Vasto e oltre. Va coinvolto anche il Terzo Polo. D’altra parte vedo che Casini è disponibile anche lui. Ma non è facile accorrere al capezzale di un morituro. E badate – ha continuato Di Pietro – che se noi dell’ opposizione ragionassimo cinicamente, sarebbe meglio aspettare. Vinceremmo facilmente le elezioni per il plebiscito negativo che seppellirà questo governo”.
“Siamo pronti a rispondere costruttivamente al monito delle istituzioni europee. Ma la pre-condizione è il cambio di governo“, ha terminato il leader di Idv.
Intanto è scontro all’interno de Pd, con il sindaco fiorentino Matteo Renzi che ha accenso la polemica all’interno del Pd durante il ‘Big Bang’ di Firenze. Non chiarisce se si candiderà a Palazzo Chigi, ma chiede alla ‘nomenklatura’ del partito di non cambiare ancora nomi e simboli, bensì di rinnovare i volti ormai vetusti di un movimento politico che rischia di perdere anche le prossime elezioni. Il leader del Pd Pier Luig Bersani ha risponsto per le rime al sindaco di Firenze definendo vetuste le idee di Renzi: “Tutte le idee sono buone, le vedremo. Ma attenzione a non scambiare per nuove delle idee che sono un usato degli anni ottanta, perchè con certe idee siamo finiti nei guai”.
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