Con indosso crocifissi e rosari, i manifestanti si sono avvicinati agli astanti per invitarli a rinunciare alla visione dello spettacolo messo in scena dalla compagnia Societas Raffaello Sanzio. “Signori spettatori, state per assistere ad una blasfemia e noi siamo qui per riparare ai peccati che state commettendo” ha dichiarato durante la protesta l’abate Xavier Beauvais, della parrocchia parigina di Saint-Nicolas du Chardonnet, fedele al celebre arcivescovo Marcel Lefebvre, scomunicato da Papa Giovanni Paolo II nel 1988 e scomparso nel 1991. “Noi non siamo degli ignobili fondamentalisti integralisti, siamo semplicemente dei cristiani, fedeli alla fede cattolica, che sono venuti qui a manifestare contro la blasfemia” ha continuato l’abate, arringando la folla inginocchiata e intenta a pregare.
I sit-in contro lo spettacolo di Castellucci si susseguono giornalmente dalla prima rappresentazione del 20 ottobre scorso, ad opera dei membri della Civitas e dei giovani cattolici dell’organizzazione “Renouveau français”. La protesta di sabato scorso ha costretto la polizia ad intervenire per disperdere la folla, intenta a fischiare gli spettatori alla fine della rappresentazione. Il cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente della Conferenza episcopale di Francia, ha fermamente condannato gli episodi di violenza, accusando i manifestanti di essere “un gruppetto che si richiama alla chiesa cattolica senza alcun titolo”.
La scena contestata è la rappresentazione del volto di Gesù Cristo contaminato da escrementi, emblema della sofferenza dei due personaggi principali dell’opera, un anziano incontinente e il figlio che lo assiste.
Il segretario generale di Civitas ha assicurato che le manifestazioni di protesta continueranno fino a quando lo spettacolo verrà presentato nei teatri francesi.
Flavia Lucidi