IL BOTULINO E LA CHIRURGIA ESTETICA – Nel corso degli ultimi anni si è ampliato l’uso del botulino nella medicina estetica. La tossina è generata da un battere ed ha effetti deleteri per l’organismo, si forma su cibi mal conservati, può insorgere in seguito a lacerazioni e colpire il tratto intestinale dei neonati. Chi è colpito da botulismo manifesta principalmente indebolimento e difficoltà visive. I pazienti vengono trattati con un siero appositamente fornito dal Ministero della Sanità e per la completa guarigione è necessario un periodo piuttosto lungo.
Il biochimico Edward J. Schantz che ha effettuato ricerche sulle neurotossine, ha isolato la botulinica tipo A, che opportunamente modificata ha dato origine al Botox. Il farmaco incontra sempre più il favore di soggetti che vogliono contrastare i segni del tempo, il prodotto paralizza i muscoli e distende la pelle, attenuando le rughe d’espressione e quelle causate dall’invecchiamento. L’effetto dura diversi mesi ed il trattamento può essere rifatto quando se ne presenta la necessità.
Il Botox viene iniettato nella zona da trattare e i disagi sono minimi, il paziente avverte solo delle leggere punture e manifesta un leggero arrossamento. Per vedere il risultato definitivo occorrono in media sette giorni, il procedimento non può essere effettuato in un normale centro estetico e deve essere affidato solamente al personale medico.
Marco Galluzzi