Spagna: continua l’occupazione dell’Hotel Madrid. I primi ospiti sono degli sfrattati

Puerta del Sol a Madrid, manifestazione degli "Indignados"

SPAGNA: OCCUPAZIONE HOTEL MADRID – Dal 31 0ttobre l’Hotel Madrid accoglie i primi ospiti, due donne anziane ed alcune coppie, sfrattati dalle loro dimore. L’hotel, situato in Calle Carretas, è stato occupato il 15 ottobre da alcuni membri del movimento 15M, che al grido di “Democrazia reale subito” si installò nella Plaza del Sol di Madrid il 15 Maggio per protestare pacificamente contro il governo e rivendicare i diritti dei lavoratori.

Tra le ultime arrivate una donna di 75 anni sfrattata per mancato pagamento dal suo appartamento nel quartiere di Carabanchel la scorsa settimana, secondo quanto confermato dal portavoce della Piattaforma delle Vittime dell’Ipoteca. Contattata attraverso il web dai membri del movimento 15M la donna ha già trovato una sistemazione in una stanza dell’albergo occupato. Attualmente sono 16 i candidati all’entrata imminente, ma nei prossimi giorni verranno valutati altri casi di vittime di sfratto che potrebbero trovare alloggio nell’Hotel, per ora abitato solo al terzo piano.

Se il numero di ospiti dovesse aumentare la zona abitabile si estenderebbe al quarto e quinto piano, ancora non adeguatamente attrezzati. Secondo quanto stabilito dal movimento stesso tale sistemazione è però da ritenersi temporanea, dal momento che le famiglie dopo un periodo di tempo non ancora stabilito, verranno trasferite in un altro immobile occupato. L’iniziativa, secondo quanto dichiarato dai membri del movimento, è un importante passo avanti perché permette di “gestire in comune il problema della casa nella nostra società, programmando allo stesso tempo uno scontro diretto con le banche e le agenzie immobiliarie che speculano e lucrano con la necessità primaria di una casa”.

I membri del 15M intendono inoltre adibire l’edificio a centro di informazione giuridica e pratica per le future occupazioni, creando degli spazi in cui sarà possibile imparare “in maniera non autoritaria”. Gli indignati, attraverso un comunicato online, manifestano il loro appoggio all’occupazione di edifici che sta riguardando le città di Madrid e Barcellona, definendola uno “strumento di liberazione politica”. L’aspettativa del collettivo 15M è di estendere le occupazioni anche a orti, zone rurali, villaggi e paesi abbandonati, così come imprese, fabbriche, università e scuole, per arrivare a coinvolgere tutti i settori della vita politica, economica e sociale.

 

Sveva Valenti