PROTESTA STUDENTI IRLANDA – Gli studenti contro l’aumento delle tasse universitarie. L’USI (Union of Students in Ireland) ha lanciato una campagna di mobilitazione nazionale per richiedere che non vengano introdotte nuove tassazioni a carico degli studenti e che non vengano effettuati ulteriori tagli all’educazione e la ricerca accademica.
Nel piano di bilancio per il 2012 sono state infatti inserite consistenti riduzioni della spesa pubblica (si parla nello specifico di 3.6 milioni di euro) e sono previsti aggiustamenti per quanto riguarda il sistema di istruzione. Gli studenti ritengono, con buone motivazioni a loro favore, che saranno I parametri della contribuzione studentesca ad essere modificati. Dopo la caduta delle università iralndesi nelle classifiche internazionali il governo non può permettersi di ridurre ulteriormente I servizi e, anche stando alle dichiarazioni di alcuni membri delle istituzioni, troverà nell’aumento delle tasse una soluzione per aumentare le entrate dei singoli college.
Sulle pagine dei principali quotidiani irlandesi è comparso ieri un annuncio diffuso dal sindacato studentesco. All’interno dell’annuncio parole forti di condanna contro le istituzioni governative e contro I due principali partiti del parlamento irlandese, Fine Gael e Partito Laburista. “Government TD liars” (“deputati bugiardi”), la scritta che campeggiava in testa all’articolo, con particolare riferimento agli impegni presi, durante la campagna elettorale dello scorso febbraio conclusasi con l’elezione a primo ministro di Enda Kenny, in merito alla questione della contribuzione studentesca.
I laburisti avevano firmato, delegando proprio l’attuale ministro all’istruzione Ruairí Quinn, un accordo con l’USI nel quale promettevano che, se eletti, si sarebbero opposti a qualsiasi innalzamento delle tasse universitarie. Lo stesso aveva fatto il Fine Gael che, all’interno del suo manifesto elettorale, si impegnava formalmente a non aumentare la tassazione per gli studenti iscritti ai corsi di terzo livello.
A seguire, nell’articolo fatto diffondere dall’USI, un lungo elenco contenente i nomi, corredati di indirizzo e numero di telefono, di ogni singolo deputato del parlamento irlandese impegnato nella revisione di bilancio prevista per il 2012.
Gary Redmond, presidente dell’USI, ha dichiarato che l’aumento delle tasse di iscrizione ai college costringeranno ancora più giovani irlandesi in cerca di un futuro e di una formazione adeguata ad emigrare.
Per il 16 novembre prossimo è stata annunciata una giornata di protesta e mobilitazione.
Nicoletta Mandolini