CRISI DI GOVERNO – Dopo le vociferate scissioni degli ex ministri Antonio Pisanu e Claudio Scajola, dopo le continue divergenze con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, dopo i casi di parlamentari isolati che chiedono al premier di arretrare in campo politico, ora rispunta una lettera dei frondisti del Pdl che chiedono a Silvio Berlusconi un “cambio di passo” e un allargamento della coalizione che consenta l’approvazione delle promesse fatte a Buruxelles. Un’epistola rovente annunciata diversi giorni fa, ma che solo ieri ha intrapreso il suo iter di raccolta firme fra gli scontenti berlusconiani che guardano con un certo interesse verso Luca Cordero di Montezemolo. Finora sei i firmatari, riunitisi ieri sera all’hotel Hassler a Trinità dei Monti: Fabio Gava e Giustina Destro, che due settimane fa negarono la fiducia al Cavaliere, Giorgio Stracquadanio, Isabella Bertolini, Giancarlo Pitelli e Roberto Antonione.
Nella lettera inviata al ‘Corriere della Sera’ non viene esplicitata nessuna richiesta di dimissioni al Presidente del Consiglio, ma una svolta politica che non può eludere l’ipotesi di un nuovo esecutivo: “Nella lettera non c’è nessuna richiesta di passi indietro al presidente del Consiglio – ha spiegato Isabella Bertolini -: noi diremo semplicemente che così non si può andare avanti, che serve una svolta, anche attraverso un nuovo esecutivo; ma che deve essere Silvio Berlusconi a farsi promotore di questa iniziativa politica e che deve essere lui a decidere da chi dovrebbe essere guidato e composto questo eventuale esecutivo”.
Luigi Ciamburro