Per il mese di settembre, Confcommercio ha rilevato una diminuzione della domanda per i beni (-0,3%) e un miglioramento dei consumi di servizi. Secondo le stime provvisorie, la diminuzione più significativa, in termini congiunturali, riguarda i beni e i servizi ricreativi.
Il futuro non si prospetta roseo, infatti “anche alla luce del generale peggioramento di tutti i principali indicatori economici quantitativi e qualitativi – spiegano da Confcommercio-, la buona tenuta dei consumi delle famiglie appare destinata a modificarsi in senso peggiorativo, visto che i consumi reagiscono con inerzia agli impulsi che si generano tanto sul versante occupazionale quanto su quello del sentimento”.
Consumi, dunque, sempre più in calo in Italia e di certo non aiutati dai problemi dell’occupazione e dalle minacce di licenziamenti facili.
Redazione