
CRISI: NAPOLITANO CHIEDE DIMOSTRAZIONE AFFIDABILITA’ ITALIA – Il fatto che per due anni Silvio Berlusconi e i suoi abbiano ostinatamente e ciecamente negato l’esistenza della crisi in Italia e che in questi ultimi mesi abbiano annunciato a gran voce il varo di provvedimenti che poi non sono stati messi in pratica, ha finito per avere conseguenze negative non solo sul governo, già dilaniato da profondi contrasti interni, ma sul Paese intero. Come ha sottolineato oggi il direttore del Fmi Christine Lagarde, quello dell’Italia è un “problema di credibilità“.
I falsi annunci e le promesse non mantenute, insomma, hanno un peso e contribuiscono a far scendere ulteriormente la fiducia dei mercati nei confronti del Paese. Anche se Berlusconi non sembra curarsene troppo, che questo aspetto della questione sia importante l’hanno capito in molti, sua piano internazionale, nell’opposizione politica interna ma anche in seno al governo stesso. E lo sa anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, che in questi giorni ha seguito da vicino le vicende di una maggioranza sempre più vicina al collasso. Parlando all’Università di Bari, il presidente della Repubblica ha sottolineato che “l’Italia non può dare segni di scarsa determinazione e affidabilità” e che, in linea generale, “molto deve cambiare nei comportamenti di tutti i diversi attori della vita pubblica e sociale”. “Bisogna compiere un esame di coscienza collettivo”, ha aggiunto. Napolitano ha poi esteso il suo discorso sul piano europeo, ribadendo la necessità dei Paesi dell’Ue di restare uniti per affrontare la crisi, che comunque è sorta da “insufficienze, esitazioni, contraddizioni, su cui ciascuno dovrebbe interrogarsi per la sua quota di responsabilità”.
T.D.C.