
IRLANDA CHIUDE AMBASCIATA IN VATICANO – Il ministero degli Esteri di Dublino motiva ufficialmente con generici problemi economici la decisione di chiudere l’ambasciata irlandese in Vaticano. Ma vista la tensione che in questi mesi ha segnato i rapporti tra i due Stati, non è escluso che le ragioni del provvedimento siano altre. Nel corso di quest’anno tra la Santa Sede e il governo di Dublino si è svolto un botta e risposta a distanza in merito allo scandalo degli abusi sessuali commessi su migliaia di minori da numerosi sacerdoti nella diocesi di Cloyne: il premier Enda Kenny ha accusato il Vaticano di non aver collaborato all’individuazione dei responsabili degli episodi di pedofilia e di aver anzi ostacolato le indagini, accusa fermamente respinta dalla Chiesa. In seguito all’attacco lanciato da Kenny, il Vaticano ha richiamato il proprio ambasciatore da Dublino ed ora il governo d’Irlanda ha deciso di procedere alla chiusura della sede della propria rappresentanza diplomatica all’interno delle mura vaticane.
Il commento del direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, cerca di spegnere sul nascere ogni polemica. “La Santa Sede prende atto della decisione dell’Irlanda di chiudere l’ambasciata – scrive in un comunicato – Ogni Stato che ha relazioni diplomatiche con la Santa Sede è libero di decidere, in base alle sue possibilità e interessi, se avere un ambasciatore presso la Santa Sede residente a Roma oppure residente in un altro Paese”. Pertanto, ha concluso Lombardi, non ci sono problemi nei “rapporti diplomatici fra la Santa Sede e l’Irlanda”.
T.D.C.