Usa, scontri ad Oakland: gli indignati prendono le distanze dai violenti

USA: SCONTRI OAKLAND – Dopo i violenti scontri che hanno messo a ferro e fuoco la città di Oakland, in California, nel corso dello sciopero generale di mercoledì scorso, gli “indignati” del movimento “Occupy Oakland” hanno preso le distanze dai violenti.

Stanno infangando il nostro movimento – ha denunciato Raleigh Latham, un regista che segue la protesta – la gente che vuole distruggere la nostra comunità non è la benvenuta“.

Mercoledì 2 novembre più di 7.000 persone avevano preso parte alla manifestazione pacifica organizzata da “Occupy Oakland”, nel primo sciopero generale della città dal 1946. I manifestanti hanno sfilato senza incidenti per le vie della città, che si affaccia sulla Baia di San Francisco, ma nella tarda serata un gruppo di black bloc ha scatenato l’inferno, lanciando pietre e bottiglie, provocando incendi e scatenando una battaglia con la polizia. Il bilancio degli scontri è stato di otto feriti e 103 arresti, secondo quanto ha riferito la polizia.

Redazione