Maltempo a Genova: apocalisse nel quartiere Marassi, un androne si trasforma in trappola mortale

 

MALTEMPO A GENOVA – Dopo il Levante ligure l’alluvione mette in ginocchio anche il Ponente e il capoluogo Genova, dove sono morte sei persone, di cui due bambine. Come avvenuto dieci giorni fa l’acqua scende, spacca, travolge tutto ciò che trova davanti, scaraventa auto, allaga case e scantinati e infine uccide. E quando la natura uccide non guarda in faccia nessuno. Ieri a Genova, in via Fereggiano, quartiere Marassi, nell’androne di un palazzo sono morte due donne e due bambine che cercavano di salire una scalinata che le avrebbe portate alla salvezza, ma sono state risucchiate dal fango in un batter d’occhio. Poco dopo le ore 13, nel popolo quartiere Marassi c’era ancora tanta gente per strada quando la piena del torrente Fereggiano ha colpito all’improvviso travolgendo tutto. Una mamma albanese di 28 anni, Shpresa Djala, con le figliolette Gianissa Djann e Gioia, rispettivamente di 1 e 8 anni, stavano cercando scampo in un portone, ma sono tutte morte annegate. Disperata è corsa lì anche Angela Sanfilippo, 40 anni, che aveva preso il figlio al liceo Cassini e lo stava portando a casa in auto: la donna è morta, mentre il figlio 15enne è stato salvato da un inquilino del medesimo palazzo, un benzinaio che aveva fatto il turno di notte e che stava riposando. Il marito di Angela, guardia penitenziaria nel vicino carcere di Marassi, è stato avvisato telefonicamente dal figlio. L’uomo è immediatamente giunto nell’androne della morte e ha tirato fuori la sua famiglia e i piccoli di origine albanese.

Nella stessa strada è morta Maria Costa, detta Serena, aveva 19 anni, deceduta dopo essere andata a prendere a scuola il fratello di 14 anni. La piena li ha travolti sul motorino. Lui si è salvato, lei no, mentre monta la polemica sulle scuole rimaste aperte nonostante l’allarme annucniato da giorni. L’allerta meteo resterà attivo fino alle 12 di domani e la partita Genoa-Inter è stata rinviata.

 

Luigi Ciamburro