Caso Claps, domani inizia il processo per l’omicidio di Elisa: Restivo potrebbe essere condannato a 30 anni

Elisa Claps

AL VIA PROCESSO A RESTIVO PER OMICIDIO CLAPS – Sono dovuti passare diciassette anni perché il sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza restituisse le ossa di Elisa Claps e solo nel luglio scorso la famiglia ha potuto organizzare il suo funerale.

Dal momento del ritrovamento dei resti della ragazza uccisa nel 1993, il lavoro degli inquirenti – che in questi anni era proceduto a rilento, anche a causa della mancanza del corpo della vittima – ha improvvisamente preso un ritmo sostenuto: a marzo di quest’anno gli esami scientifici hanno portato alla luce la presenza di Dna sulla maglietta che Elisa indossava al momento dell’omicidio ed è stato accertato che le tracce stesse appartenevano a Danilo Restivo, primo e unico sospettato del delitto.

Il processo nei suoi confronti, con rito abbreviato, partirà domani ma lui non ci sarà: Restivo infatti è attualmente detenuto in Inghilterra, dove è stato condannato all’ergastolo per un altro omicidio, quello di Heather Barnett, commesso nel 2009 a Bornemouth. L’accusa ritiene responsabile Restivo di omicidio pluriaggravato: secondo i magistrati infatti l’imputato avrebbe ucciso non solo con crudeltà ma anche mentre metteva in atto abusi sessuali nei confronti della vittima. Non è escluso che venga condannato a 30 anni di carcere.

T.D.C.