
SIRIA KHADDAM – Dal suo esilio in Francia l’ex vicepresidente Abdel Halim Khaddam è stato chiaro: Assad finirà come l’ex rais libico Gheddafi. Un’affermazione forte quella fatta durante un’intervista a ‘Le Figaro’ da il fondatore del Comitato nazionale di sostegno alla rivoluzione siriana che dal 2005 si trova in terra francese.
Una fine inevitabile, quella che attende il presidente siriano. Assad, ha spiegato Khaddam, “minaccia la Siria e il mondo intero. Non vi ricorda nulla? È diventato pazzo come Gheddafi, e finirà come lui“. L’augurio è quello di “un intervento militare occidentale”, in quanto “la comunità internazionale non può più ritenere quanto sta avvenendo una crisi interna“. L’invito che l’ex vicepresidente siriano rivolge alla popolazione è quello di “impugnare le armi” e i militari “ad assumersi le loro responsabilità patriottiche e a partecipare alla caduta del regime”. La promessa di Khaddam è quella di “sostenere i rivoluzionari coraggiosi. Le scelte politiche arriveranno dopo la vittoria, nelle elezioni”.
Intanto un altro venerdì di protesta ha caratterizzato la giornata. Come accade ormai da otto mesi, migliaia di persone sono scese in strada per dire no al regime di Bashar al-Assad. Ufficialmente il presidente siriano ha accettato il piano proposto dalla Lega Araba, che prevede essenzialmente la fine della repressione, la liberazione dei prigionieri politici e l’avvio di trattative con gli oppositori, ma non appare troppo intenzionato a metterlo in pratica, visto che in questi giorni le sue forze armate hanno continuato a sparare sui civili.
Secondo quanto riferito dagli attivisti locali all’emittente televisiva al Arabiya, ci sono state nuove vittime, che vanno ad aggiungersi alle circa tremila persone già uccise dall’inizio delle proteste. Precisamente gli attivisti anti governativi hanno pubblicato sul loro sito web la lista dei 14 civili uccisi dall’esercito.
Luca Bagaglini