MALTEMPO IN ITALIA – L’alluvione ha seminato fango e morte in Liguria, in Toscana, nel Napoletano, ieri sull’isola d’Elba e nuove perturbazioni sconvolgeranno nelle prossime 24 ore le terre già colpite e raggiungeranno il Mezzogiorno d’Italia, dove il dissesto idrogeologico potrebbe causare ulteriori danni. A Genova, dopo una breve pausa delle precipitazioni, un nuovo nubifragio si è abbattuto qualche ora fa, mettendo fine al preziosissimo lavoro di migliaia di volontari accorsi per spalare il fango dalle strade. La città di Torino può ritenersi più fortunata e l’attesa esondazione del Po non si è verificata, sebbene il sistema di allertamento e monitoraggio rimanga inalterato. A preoccupare, adesso, è la situazione tra Parma e Piacenza, dove sono stati chiusi i ponti ed evacuati i locali più vicini al Grande Fiume, nell’attesa dei nuovi temporali previsti in giornata.
Alle prime luci dell’alba un altro violento nubifragio si è abbattuto su Genova e provincia, con inevitabili disagi per gli abitanti già colpiti dall’alluvione in via Ferraggiano, nel quartiere Marassi, dove la scorsa settimana hanno perso la vita tre donne e due bambine. Dal pomeriggio di oggi forti perturbazioni sono attese su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, zone di per sè vulnerabili dal punto di vista idrogeologico. Mentre a Matera si cercano ancora i cadaveri di Carlo e Rosa Masiello, padre e figlia travolti dalla piena del torrente Gravina, di ritorno da una scampagnata alla ricerca di funghi. In due settimane il maltempo ha provocato già 23 vittime.
Luigi Ciamburro