Siria, ministro dell’Informazione: questa campagna propagandistica è un attacco contro il Paese

Manifestazione Siria

SIRIA  MINISTRO INFORMAZIONE – Il Paese siriano è ormai in conflitto da mesi ma oggi per la prima volta un’autorità siriana ha rilasciato dichiarazioni a giornalisti italiani. Intervistato in via esclusiva da Grandimedioriente.it e da Radio Radicale, il ministro dell’Informazione siriano Adnan Mahmoud, ha dichiarato: “La campagna propagandistica contro la Siria è un vero e proprio attacco contro il Paese che risponde ad una precisa agenda politica e mira ad un intervento straniero negli affari interni del Paese“.

Da mesi la stampa di tutto il mondo riporta immaginie  notizie riguardanto il conflitto tra i seguaci di Bashar al Assad e gli oppositori del regime. “L’immagine che viene data della Siria dalle reti televisive è basata su notizie infondate“. Inoltre i comunicati diramati dalle Nazioni Unite sono “basati su Youtube e Facebook, fonti senza fondamento alcuno”.

Infine il ministro dell’Informazione siriano ha sottolineato che “questa escalation di violenza è creata da bande armate e terroristiche che compiono attentati contro i civili e contro le forze dell’ordine“. “Il loro obiettivo – ha continuato – sono le sedi governative e tutte le istituzioni dello Stato. C’è un piano regionale legato agli interessi occidentali e degli Stati Uniti in particolare. Obiettivo principale di questo è smantellare le ‘menti’ che governano la Siria, mettere sotto tiro il ruolo stesso della Siria nelle questioni del mondo arabo, troncare – ha concluso – il suo legame con i diritti del popolo arabo”.

Intanto, esiliato in Francia, l’ex vicepresidente Abdel Halim Khaddam qualche giorno fa è stato chiaro: Assad finirà come l’ex rais libico Gheddafi. Un’affermazione forte quella fatta durante un’intervista a ‘Le Figaro’ da il fondatore del Comitato nazionale di sostegno alla rivoluzione siriana che dal 2005 si trova in terra francese.

Una fine inevitabile, quella che attende il presidente siriano. Assad, ha spiegato Khaddam,  “minaccia la Siria e il mondo intero. Non vi ricorda nulla? È diventato pazzo come Gheddafi, e finirà come lui“. L’augurio è quello di “un intervento militare occidentale”, in quanto “la comunità internazionale non può più ritenere quanto sta avvenendo una crisi interna“. L’invito che l’ex vicepresidente siriano rivolge alla popolazione è quello di “impugnare le armi” e i militari “ad assumersi le loro responsabilità patriottiche e a partecipare alla caduta del regime”.

Luca Bagaglini