
NORD EUROPA GUARDA L’ITALIA – Gli occhi di tutta Europa sono puntati sull’Italia. E l’annuncio di Silvio Berlusconi, che si dimetterà dopo l’approvazione del maxi-emendamento, non cambia di molto gli umori degli altri potenti del Vecchio Continente: la situazione dell’Italia fa paura. Ed è il governo ancora in carica a prendersi la maggior parte delle critiche.
Il ministro delle Finanze svedese Anders Borg ci va giù duro: in una intervista alla televisione SVT, ha accusato Berlusconi di non aver preso sul serio la crisi del debito, aggiungendo che è ormai ovvio che l’attuale governo ha perso la capacità di gestire questa difficile fase economica. Non solo: secondo Borg, Berlusconi ha ceduto al populismo evitando di affrontare di petto i problemi dell’Italia. Le misure annunciate da Roma, ha detto il ministro, sono finora rimaste solo su carta e sono comunque meno dure di quanto chiesto dall’Europa.
Altrettanto chiara nei suoi giudizi era stata pure Margrethe Vestager, ministro danese dell’Economia, che alla riunione dell’Ecofin di un paio di giorni fa, aveva detto: “Quello che è importante è che l’Italia si incammini lungo un percorso giusto, arrivando ad una gestione economica sana e responsabile”.
Identiche richieste arrivano da diversi giorni da Helsinki. A inizio settimana, il ministro delle Finanze finlandese Jutta Urpilainen aveva detto senza giri di parole che la situazione italiana era seria, chiedendo al governo di fare in fretta con le riforme promesse. Per la Finlandia, infatti, è inimmaginabile che l’Italia possa essere sorretta da un piano di salvataggio: troppo grosso il debito del Bel Paese, l’Europa non ce la farebbe. E se il Vecchio Continente oggi si trova in queste condizioni, ha rincarato il primo ministro finlandese Jyrki Katainen, è anche se non soprattutto per colpa di paesi come l’Italia che hanno tenuto una gestione disordinata delle proprie finanze pubbliche. Cosa ci vuole? Appunto le riforme. “Se i programmi di riforma non sono che delle vuote promesse, diventa difficile ristabilire la fiducia”, ha concluso il premier finlandese.
Antonio Scafati