CRISI IN GRECIA – Dopo diversi giorni di incontri, consultazioni e colloqui, il governo della Grecia non ha ancora un premier che sostituisca il dimissionario George Papandreou alla guida di un Paese sull’orlo del baratro finanziario e che attende una personalità capacità di traghettare la nazione fino ad elezioni anticipate. L’ultimo vertice politico si è tenuto nella serata di ieri tra il presidente della Repubblica Karolos Papoulias, i capi del partito socialista (Pasok), della Nea Dimocratia (centro-destra) e Laos (destra), ma ancora una volta la decisione finale è stata rinviata. Ad un certo punto della seduta il leader della destra greca, Giorgo Katatzaferis, è andato via affermando dinanzi ai mass media che il nuovo leader designato era l’attuale presidente del Parlamento, Filippos Petsalnikos, stretto collaboratore del premier uscente Papandreou, da molti considerato inadatto a ricoprire la pur provvisoria carica.
Il principale candidato premier resta comunque Lucas Papademos, ex vicepresidente della Bce, il quale ha posto una serie di condizioni per salire alla guida del governo d’unità nazionale, tra cui una significativa rappresentanza del partito conservatore attualmente all’opposizione. George Papandreou ha dichiarato di aver accettato le condizioni e forse quest’oggi ci sarà la tanto attesa fumata bianca.
Luigi Ciamburro