
DI PIETRO CONTRO MONTI – Oggi il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro si è pronunciato decisamente contro la nomina di Mario Monti a capo di un governo tecnico che prenda il posto del dimissionario governo Berlusconi.
“In democrazia ci si presenta davanti agli elettori con un programma di governo. Chi vince guida il Paese, chi perde va all’opposizione”, ha dichiarato questa mattina Di Pietro. “Non sosterrò un governo tecnico – ha spiegato-, perché sarebbe un governo sostenuto anche dalla maggioranza berlusconiana. Poi, nel caso questo nuovo governo dovesse fare un provvedimento che può servire agli interessi del Paese, potrò anche votarlo”.
“Ci vuole un governo politico che non faccia macelleria sociale e non vada a prendere i soldi sempre ai poveri disgraziati”, ha ribadito il leader dell’Idv. “Il governo tecnico serve solo a confondere le idee”.
Di Pietro ha poi affermato che un governo tecnico a guida Mario Monti “risponderebbe più al sistema bancario, finanziario e perfino agli speculatori che non ai cittadini”. “È troppo facile far quadrare i conti colpendo ‘ndo cojo-cojò – ha aggiunto di Pietro con una colorita espressione. “Noi diremo no al governo tecnico, non lo voteremo e staremo fuori dalla maggioranza”, ha detto risoluto.
Tuttavia, una posizione così decisa non ha incontrato l’appoggio dei sostenitori dell’Italia dei Valori che sul web hanno scatenato una vera e propria ribellione contro il loro leader.
“Sarei un dipietrista, ma mi sa che cambio opinione”, ha scritto un simpatizzante dell’Idv. Qualcuno ha poi ricordato a Di Pietro che non riuscirà a “salvare l’Italia con il suo 8% di voti” (secondo le preferenze emerse dai recenti sondaggi), mentre “L’Italia va salvata oggi, adesso, ora”.
Un utente scrive sulla pagina facebook di Di Pietro: “La seguo con passione e ammirazione da tempo e ho quasi sempre condiviso il Suo modo di pensare, le Sue scelte e le Sue affermazioni. Questa volta però Le chiedo di riflettere con attenzione su quello che sta facendo. Il governo tecnico guidato da Monti è la soluzione migliore (la meno peggio) per salvare l’Italia da questa seria emergenza“. Più risoluto il commento di un altro utente facebook: “Tappati il naso e appoggia sto governo!!!!!”. Qualcuno ha poi accusato il leader dell’Idv di fare “demagogia pura”, mentre sono in minoranza le opinioni a sostegno di Di Pietro. Tra i favorevoli alle elezioni, un utente che avvisa sul pericolo di un governo “in mano alle banche”, e che, pur “contrario al voto con questa legge elettorale”, aggiunge: “meglio votare che mettersi nelle mani di un macellaio”.
Insieme a Di Pietro (e alla Lega Nord), Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e libertà, è contrario ad un governo tecnico presieduto da Mario Monti. Anche Vendola ha pubblicato un messaggio sulla sua pagina Facebook, chiedendo subito le elezioni. E anche nel suo caso è stato criticato dai militanti di Sel.
Di Pietro ha dovuto poi fare i conti con la comunità gay che si è scagliata contro di lui per la battuta omofoba pronunciata, durante l’intervista alla trasmissione “La Telefonata” di Canale 5, nel suo commento di critica ad un’ipotesi di governo tecnico sostenuto da Pd e Pdl. “Credo che se Pd e Pdl appoggeranno l’esecutivo tecnico – aveva detto Di Pietro -, dopo uno-due mesi si accorgeranno che non possono stare insieme. Due maschi in una Camera da letto non fanno figli…“. La era prima, alla trasmissione di Bruno Vespa, Porta a Porta, il leader dell’Idv aveva criticato aspramente l’ipotesi di ‘accordo Pd-Pdl, per la formazione di un governo tecnico, definendola un “matrimonio tra uomini”.
Antonio Di Pietro è stato accusato dal portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo, di essere “più a destra di Berlusconi”.
Redazione