SVEZIA: CALO STUDENTI STRANIERI – I rettori degli atenei svedesi lo avevano detto: introdurre tasse universitarie per gli studenti che vengono da fuori l’Europa potrebbe produrre conseguenze molto gravi. Così è stato. Le iscrizioni hanno fatto registrare un vero e proprio tracollo: 87% in meno gli studenti venuti a studiare in Svezia. Erano stati 16.000 due anni fa, ricordano le università, e sono stati 1.200 in questo semestre.
Sa tratta di numeri che vanno ben oltre le più pessimistiche previsioni che alcuni atenei avevano fatto: ci si aspettava una riduzione nelle immatricolazioni anche del 50%, si è arrivati quasi al doppio.
Al di là dei numeri, comunque, gli effetti sono esattamente quelli che molti rettori temevano: soppressione di corsi e master soprattutto negli ambiti scientifici e tecnologici. Motivo: troppi pochi iscritti.
I corsi universitari in Svezia sono finanziati attraverso le tasse: gli svedesi non pagano e fino a poco tempo fa non dovevano farlo neppure quelli dall’estero. Il sistema universitario svedese ha sempre fatto un massiccio ricorso alle risorse straniere: molti studenti da tutto il mondo hanno studiato in Svezia, e l’economia del paese ne ha giovato grazie a un avanzamento tecnologico costante. Dai molti rettori arriva una richiesta al governo: trovare nuove modalità per attrarre gli studenti stranieri e farlo in fretta. Le borse di studio istituite, infatti, per ora si sono dimostrare insufficienti.
Antonio Scafati