CRISI IN GRECIA – Dopo l’ultimo vertice di quattro ore tra il presidente della Repubblica greco Karolos Papoulias, l’ex premier socialista George Pandreou, il leader di Nea Dimocratia Antonis Samaras e quello del partito conservatore, Giorgio Karatzaferis, la Grecia ha il suo nuovo premier pro-tempore: Lucas Papademos, 65 anni, ex vicepresidente della Bce, superfavorito sin dai primi istanti dalle annunciate dimissioni di Papandreou. Papademos avrà il compito di traghettare la nazione fino alle prossime elezioni, fissate per il 19 febbraio 2012, e veicolare gli otto miliardi di euro in aiuti economici in arrivo dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale, onde evitare la totale recessione dell’economia ellenica.
Oggi alle 14 il nuovo esecutivo giurerà, secondo tradizione, dinanzi all’arcivescovo di Atene e saranno pochi i ministri che verranno sostituiti, tra cui quello della di Giustizia, Interni e Difesa, mentre manterrà l’incarico il ministro dell’Economia Evangelos Venizelos. Tra le priorità del nuovo esecutivo tecnico l’approvazione del bilancio per il 2012, la messa in atto del nuovo sistema fiscale e la liberalizzazione di alcuni settori, come quello dei trasporti.
Il nuovo premier Lucas Papademos spera di contare sul più ampio appoggio di tutte le forze politiche e ribadisce la permanenza nella zona euro come condizione sine qua non la Grecia perderebbe la stabilità monetaria: “La Grecia – ha dichiarato Papademos – si trova ad un crocevia, ma sono convinto che i problemi del Paese saranno risolti e che le scelte del nuovo governo saranno decisive per il popolo greco”.
Luigi Ciamburro