
CRISI: NAPOLITANO AUSPICA GOVERNO CONDIVISO – Oggi il Senato ha dato il via libera al ddl Stabilità e domani il testo approderà alla Camera. Visto che si dà per certo che anche Montecitorio darà l’ok, le dimissioni di Silvio Berlusconi, che ha promesso di lasciare la poltrona di premier dopo l’approvazione della legge stessa, si avvicinano e si moltiplicano le ipotesi su cosa accadrà dopo. I più danno per scontata la nascita di un governo guidato da Mario Monti, fresco di nomina a senatore a vita da parte del capo dello Stato Giorgio Napolitano, ma l’eventualità di un esecutivo di transizione non soddisfa tutti, anzi spacca in due il mondo politico: favorevoli Partito democratico e Terzo polo, apertamente ostili Idv e Lega. Il Pdl, diviso e allo sbando, non è ancora riuscito ad elaborare una posizione unitaria.
Sulla questione è intervenuto oggi anche Herman Van Rompuy: il presidente Ue ha spiegato che l’Italia necessita la rapida applicazione di riforme e che questo non è il momento di tornare alle urne.
A questa posizione sembra allinearsi il presidente della Repubblica, che in una conversazione telefonica con il presidente tedesco Christian Wulff ha sottolineato la necessità di concretizzare al più presto le promesse fatte all’Ue dal nostro Paese grazie ad “un’efficace e condivisa azione di governo” che consenta il superamento della crisi. La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato del Quirinale, in cui si legge anche che Wulff si è detto fiducioso nelle capacità di ripresa dell’Italia e nella stabilità delle nostre banche.
T.D.C.