Lega Nord dice no al governo Monti. Bossi: “Noi restiamo fuori”. Calderoli: “Combatteremo la Banda Bassotti”

 

LEGA NORD – Il partito del Carroccio resta coerente con i propri princìpi e ribadisce la linea dura contro il nuovo governo tecnico di Mario Monti, verso il quale il Pdl resta spaccato tra chi preferisce appoggiarlo e chi vorrebbe opporre una tenace resistenza. Ma la Lega Nord mostra le idee chiare pur non escludendo a priori il proprio sostegno, come dichiarato dal leader Umberto Bossi: “Noi restiamo fuori perchè da fuori si può controllare meglio. Non c’è ancora un programma e noi non vogliamo dare a priori la nostra adesione a un governo in cui non c’è progetto nè programma. Meglio contrattare volta per volta le cose. Appoggio esterno? Non direi”.

La Lega non darà il suo cieco appoggio, anche perchè non essendoci un progetto stabilito o un programma comune, a qualcuno potrebbe saltare in mente di toccare le pensioni, decisione che non verrà mai approvata dal partito del senatur: “Ammettiamo che si toccano le pensioni o altre cose, non è che noi possiamo dare la fiducia a priori….Noi non vogliamo dare a priori la nostra adesione a un governo in cui non c’è un progetto e non c’è un programma. Quindi è meglio stare fuori – ribadisce Bossi – e dal di fuori puoi contrattare volta per volta le cose”.

Nel vertice di ieri sera a Palazzo Grazioli nessun rappresentante leghista si è presentato alla corte di Silvio Berlusconi, segno evidente che i lumbard restano fermamente convinti nelle loro decisioni e che preferiscono recarsi alle urne quanto prima. L’asse Pdl-Lega sembra non scricchiolare almeno per ora, ma Bossi tende a precisare che “Berlusconi parla per lui…”. Parole che riecheggiano quelle del ministro della Semplificazione Roberto Calderoli che definisce ‘Banda Bassotti’ i poteri della finanza che vogliono sostituirsi al potere politico: “Se fossero vere le indiscrezioni rispetto alla possibile composizione e agli eventuali sostenitori del futuro governo di cui tanto si sta parlando – ha dichiarato Calderoli – allora saremmo di fronte ad un esecutivo politico e non certamente tecnico, un esecutivo di evidente connotazione ribaltonistica, che cancellerebbe in un colpo il bipolarismo, la politica e la democrazia che, con la scusa del bene del Paese e della tutela dei conti pubblici, si vogliono sostituire con i poteri della finanza, quegli stessi poteri che hanno rovinato le famiglie, le imprese e gli stessi conti pubblici. Ma la Lega Nord combatterà la futura ‘Banda Bassotti’ e farà un’opposizione durissima”.

 

Ma dal vertice notturno del Pdl il premier Silvio Berlusconi tende la mano ai lumbard e precisa: “Mai senza la Lega”: l’obiettivo del Cavaliere è quello di convincere il partito di Bossi ad entrare ugualmente nel governo tecnico e non mettersi all’opposizione. Ma scardinare i principi leghisti non sarà facile…

 

Luigi Ciamburro