
CRISI PRODUZIONE – La situazione economica nel nostro Paese non è certamente delle migliori. Un barlume di speranza sembra materializzarsi sempre di più con il nuovo governo Monti, tuttavia si stanno tirande le somme di questi mesi di crisi. Lavoro e produzione i settori maggiormente colpiti.
Produzione italiana in netta diminuzione nell’ultimo trimestre. Secondo quanto riferito dall’Eurostat nel mese di settembre la produzione è scesa del 2% rispetto allo scorso agosto. In ambito Ue la situazione è migliore ma non buona, in quanto il calo si è aggirato intorno all’1,3%.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il calo è attestato intorno al 2,2% in Europa e nei 27. Tra tutti il nostro Paese è stato quello con il terzo maggiore calo produttivo (- 4,8%), dopo l’Estonia (- 10,9%) e il Portogallo (-5,8%). Al contarrio l’aumento più importante è stato registrato in Slovacchia (+3,2%), seguita da Polonia e Svezia (+1,9%).
La produzione è inversamente proporzionale, nel nostro Paese, alle ore di cassa integrazione. Negli ultimi tre anni sono state infatti registrate circa 3 miliardi e 300 milioni di ore di cassa integrazione. Questo il bilancio stimto dalla Cgil, utilizzando i dati forniti dell’Osservatorio cig del dipartimento Industria nel rapporto di ottobre e inerente al lasso di tempo compreso dal 2008 ad oggi e a come la crisi economica abbia influenzato la sfera lavorativa.
Secondo quanto riferito dall’Inps a ottobre sono state circa 80,2 milioni le ore autorizzate di cassa integrazione. Un dato che ha fatto registrare una diminuzione del 4% se considerato il valore di 83,6 milioni di ore del mese di settembre.
Luca Bagaglini