Abolire i ministeri, la Finlandia pensa a un nuovo assetto statale

Parlamento finlandese

FINLANDIA VERSO ABOLIZIONE MINISTERI – Via tutti i ministeri, al loro posto dei dipartimenti facenti parte di un unico soggetto che potrebbe essere definito un consiglio unificato di Stato: la proposta arriva dalla Finlandia, che sta pensando seriamente di rimettere mano al proprio assetto statale. Obiettivo è raggiungere una maggiore efficienza nelle operazioni di governo, spiega il quotidiano Helsingin Sanomat, e un risparmio da mettere in bilancio.

L’idea non è nuova. L’esecutivo sta in pratica rimettendo le mani a un vecchio progetto già discusso in primavera, durante i colloqui che portarono alla formazione dell’attuale esecutivo: allora si era parlato di creare un’entità unica che raggruppi gli attuali dicasteri.

Spiega la socialdemocratica Jutta Urpilainen, ministro delle Finanze e leader del partito, che in questo modo i ministeri cesserebbero di essere scatole chiuse che operano senza coordinamento con gli altri. E anche trasferire il personale diventerebbe più semplice.

Ma c’è altro e nello specifico quest’altro si chiama risparmio. Ridisegnando l’assetto statale, e in pratica abolendo i ministeri nella loro forma attuale, la Finlandia potrebbe tagliare 60 milioni di euro annui in spesa pubblica entro il 2015. Questi soldi verrebbero destinati ad altro uso.

Il traguardo segnato sul calendario è quello di fine legislatura, tempo entro il quale ambienti del governo sperano di portare a casa la riforma. Ma, come ammettono alcuni, non sarà facile considerate le resistenze interne.

Antonio Scafati