“Per tagliare la spesa è possibile ricorrere a mille altre maniere diverse da quella di diminuire le rate a sostegno delle fasce meno abbienti della popolazione” ha detto O’Dowd, aggiungendo che il governo intende concentrarsi, per avviare la politica di risparmio, sulle frodi commesse all’interno del sistema di welfare. Verranno così incrementati i controlli, tramite cui attestare che chiunque riceva un benefit dallo stato sia effettivamente bisognoso di tale sostegno economico. Utilizzando un nuovo sistema di verifiche sarà possibile risparmiare, secondo il ministero degli affari sociali, circa 600 milioni di euro.
In particolare, verrà tolto il sussidio di disoccupazione a tutti coloro che rifiuteranno anche una sola offerta di lavoro retribuito. “Si interviene dove qualcuno non accoglie un’offerta di impiego. In quel caso ritengo ragionevole che il suo benefit venga tagliato”, queste le conclusioni tirate da O’Dowd.
Il programma “anti-frode”, così viene chiamato, includerà l’introduzione di nuovi ispettori i quali avranno il compito di rintracciare ogni sacca di abuso nel sistema di welfare. Verranno poi aumentate le multe a carico di chi viene scoperto ad utilizzare in maniera non appropriata gli aiuti statali.
Comunque il governo voglia presentare la situazione e nonostante si preoccupi di far passare i tagli come persecuzione legittima di chi sfrutta il sistema di sostegno economico offerto dal paese, la riduzione della spesa del ministero per la protezione sociale,, come quello di molti altri ministeri (a partire da sanità ed istruzione), sarà ingente e coinvolgerà la gran parte dei cittadini irlandesi, siano essi buoni o cattivi.
Nicoletta Mandolini