Madrid: anziana malata sfrattata da casa. Indignados sconfitti

Indignados protestano contro gli sfratti a Madrid

MADRID: SFRATTATA ANZIANA MALATA – Ha avuto luogo questa mattina, nel quartiere madrileno di Malasaña, lo sfratto di una donna di 84 anni malata terminale di cancro e di suo figlio, un uomo disabile di 41 anni. Victoria Sanz, questo il nome della donna, soffre inoltre di diabete ed essendo sovrappeso non è in grado di muoversi. Da quattro mesi restava chiusa nella sua casa al numero 23 di via del Nord mentre il figlio, che presenta un handicap del 41%, lavorava vendendo biglietti della lotteria nel quartiere di Quintana. Da 55 anni viveva nell’appartamento, ricevendo una pensione mensile di 900 euro; informata dello sfratto, la donna si è offerta di pagare i 20 mesi arretrati di affitto del valore di 5.000 euro, più un anno di affitto anticipato.

Precedentemente alcuni indignados erano riusciti ad evitare lo sfratto della donna, che da sei mesi aveva smesso di pagare l’affitto di 250 euro, a causa delle spese derivate dalle cure. Ma questa volta, al terzo tentativo, a nulla sono valsi gli sforzi dei membri del gruppo 15-M e della Piattaforma Vittime dell’Ipoteca (PAH), che per due volte avevano sabotato il procedimento “per motivi umanitari”. Il primo ordine di sfratto risale infatti al 19 luglio, mentre il secondo al 12 settembre. L’ordine è stato eseguito nella mattinata, quando gli agenti della polizia hanno chiuso la strada per evitare che gli indignados potessero avervi accesso, ostacolando così l’operazione. I membri del gruppo 15-M, così denominato per la data di creazione del movimento che si batte per l’attuazione dei principi democratici nel Paese, si sono battuti nelle due occasioni precedenti ottenendo due proroghe, con la collaborazione dell’avvocato della famiglia Guadalupe Bustos e degli avvocati dell’unione lavoratori della ONCE, la lotteria per la quale lavora Antonio Quiroga, il figlio della donna.

A otto ammonta finora il numero di sfratti bloccati grazie ai militanti del movimento ed in seguito alla nascita della Piattaforma per Vittime dell’Ipoteca di Madrid, già attiva in Catalogna. Il primo ebbe luogo a giugno nel quartiere di Tetuán in favore di Anuar, immigrante libanese di 55 anni, e della sua famiglia. Ad esso ne seguirono altri, sempre a causa di mancato pagamento, nei quartieri di Leganés, Carabanchel Alto, Pablo Nuevo.

 

Sveva Valenti