CRISI DI GOVERNO – Oggi per Mario Monti sarà un’altra giornata di consultazioni a Palazzo Giustiniani, al fine di istituire una squadra di ministri pronta ad assumersi l’incarico di salvare l’Italia dall’orlo di una crisi che rischia di diventare irriversibile. Il professor Monti ascolterà Pdl e Pd e tenterà di convincerli a far entrare nella sua squadra rappresentanti politici da affiancare ai ministri tecnici, in modo da dare maggior consenso a un esecutivo il cui appoggio dei partiti è fondamentale. Ma Pdl e Pd non sebrano guardare di buon occhio l’ingresso nell’esecutivo tecnico, onde evitare di accollarsi scelte impopolari e convivere con partiti di opposta bandiera, mentre il premier d’emergenza sembra disposto a non accettare figure politiche, ma non acconsente che sul suo governo venga posta una scadenza: “La predeterminazione della durata toglierebbe credibilità al governo” e “non accetterei una definizione temporale” ha sottolineato in una conferenza stampa tenutasi in serata, dopo aver incontrato i partiti minori, Terzo Polo e Idv. Monti ha parlato di “sacrifici” ma non di “lacrime e sangue”, anche perchè la situazione è critica, ma è pur vero che si tenterà di innalzare i livelli di crescita.
Intanto le Borse continuano a chiudersi con segno negativo, ma il docente della Bocconi è “sicuro che i mercati avranno una impazienza temperata con la razionalità’… Per questo è assolutamente naturale che di fronte ai mercati e al contesto internazionale occorre arrivare alla formazione di un governo e a definire una compagine che sia efficiente ed efficace, e ad annunciare misure incisive”. Augurandosi che le forze politiche non stacchino la spina prima del 2013 per correre ad elezioni anticipate.
Luigi Ciamburro