In Svezia cresce l’antisemitismo: aumentano i crimini contro gli ebrei

LA SVEZIA E L’ANTISEMITISMO – A Malmö, importante città a sud della Svezia, il numero di crimini commessi contro la comunità ebraica o comunque a sfondo antisemita sono aumentati e di molto dall’inizio dell’anno. Si inseriscono in una dinamica nella quale i reati contro gli stranieri e contro le persone di diverse confessioni sono in crescita. Secondo i dati forniti dalla polizia locale, nei primi sei mesi del 2011 ci sono stati 21 episodi di violenza a sfondo antisemina e di 105 contro gli immigrati. Numeri che raccontano di una vera e propria impennata soprattutto se confrontati con quelli dell’anno scorso, quando nell’arco di tutti e dodici i mesi i reati erano stati rispettivamente 20 e 116.

All’agenzia di stampa TT, fonti interne alla polizia hanno spiegato che il numero in crescita potrebbe essere dovuto alla maggiore concentrazione delle forze dell’ordine in casi di questi tipo, o alla tendenza a denunciare di più. Come a dire che forse la reale portata del fenomeno è sempre stata importante, ma solo ultimamente sta emergendo nella sua reale dimensione. Non va dimenticato però, precisa la polizia, che molti reati non arrivano mai a essere noti.

La maggior parte delle aggressioni ai cittadini di fede ebraica avviene nei pressi delle sinagoghe. Non si tratta di una novità. Il governo di Stoccolma, infatti, si era già mosso per mettere a bilancio alcuni milioni di corone da destinare alla sicurezza intorno alle sinagoghe. La decisione era arrivata dopo le forti pressioni da parte delle comunità ebraiche, spaventate dal crescente numero di violenze ai loro danni.

 

Antonio Scafati