L’indice Ftse Mib ha chiuso a -1,08%, a 15.297 punti, recuperando comunque sulle perdite della giornata, grazie anche alle notizie da Palazzo Giustinani sulla formazione ormai definitiva del nuovo governo Monti.
Oggi l’andamento di Piazza Affari è stato altalenante, segnando un’apertura subito negativa e proseguendo in calo fino a perdere il 3%, nel momento esatto in cui lo spread oltrepassava la soglia dei 530 punti base e con i tassi di interesse sopra il 7%, come la scorsa settimana nei giorni in cui Berlusconi perdeva la sua maggioranza alla Camera.
Nel primo pomeriggio la Borsa di Milano è riuscita a recuperare, grazie alla diffusione di dati Usa superiori alle attese e al via libera del Pdl al nuovo governo Monti. Piazza Affari riusciva a guadagnare lo 0,5%, mentre lo spread è scendeva a 515 punti. Sul finale di seduta tuttavia, il differenziale sui titoli di stato è tornato a salire a 530 punti, per chiudere a 540 punti, e la Borsa ha ripreso a perdere; anche per colpa dell’andamento negativo di Wall Strett.
Nell’occhio del ciclone è finito oggi, a Piazza Affari, il titolo di Finmceccanica che è letteralmente sprofondato con una perdita del 20,33%. Crollo determinato dall’annuncio da parte del gruppo di risultati per i primi nove mesi del 2011 inferiori alle attese, con una perdita di 324 milioni, cessioni per circa un miliardo e la non distribuzione del dividendo sull’esercizio 2011, con previsioni al ribasso per la per fine dell’anno.
Sul fronte del altre borse europee, si segnalano chiusure negative: Parigi a -1,92%, Francoforte a -0,87%, Madrid a -1,39% e Atene a -3,57%. Oggi anche i titoli di stato francesi e spagnoli sono stati aggrediti dalla speculazione, segnando un deciso aumento dei livelli dello spread. Lo spread dei titoli francesi (su quelli tedeschi che sono parametro di riferimento) ha raggiunto quota 191 punti, quello dei titoli spagnoli 455 punti, che hanno visto aumentare il loro rendimento al 6,32%. E’ cresciuto anche lo spread sui titoli di stato del belgi, toccando quota 313 punti. La speculazione finanziaria si sta dunque estendendo al resto d’Europa e dopo Italia e Grecia, sta prendendo di mira anche Spagna, Francia e Belgio.
Redazione