
18 NOVEMBRE 1626: CONSACRAZIONE BASILICA SAN PIETRO – I lavori per la costruzione della Basilica di San Pietro in Vaticano iniziarono nel 1506 e richiesero più di un secolo per essere portati a termine. Fu Papa Giulio II ad ordinare la realizzazione di un imponente edificio di culto a Roma, nel luogo in cui secondo la tradizione è stato sepolto San Pietro e dove, nel IV secolo, l’imperatore Costantino aveva fatto costruire un’altra maestosa basilica. Il progetto venne affidato a Donato Bramante, che mise a punto un disegno faraonico. I lavori però rallentarono notevolmente a partire dal 1513, quando morì Giulio II: la scomparsa del Pontefice fu seguita da quella dello stesso Bramante, che venne rimpiazzato da Raffaello Sanzio. Quando anche quest’ultimo morì, la costruzione venne affidata ad Antonio da Sangallo il Giovane, che realizzò anche un modello in legno della struttura. La successione di architetti innescò un acceso dibattito sulle modifiche da apportare al progetto e le discussioni finirono appunto per bloccare il cantiere per diversi anni. A metà del secolo, dopo la morte di Sangallo, le redini della costruzione vennero prese da Michelangelo Buonarroti a cui, nel 1564, succedettero prima Giacomo Della Porta e infine Carlo Maderno: fu proprio quest’ultimo, nominato da Papa Clemente VIII, a realizzare il completamento della Basilica. L’edificio, destinato a diventare un luogo simbolo della cristianità, venne inaugurato da Papa Urbano VIII con la consacrazione del 18 novembre 1626.
La Basilica di San Pietro non è la chiesa della diocesi di Roma (titolo attribuito invece alla Basilica di San Giovanni in Laterano), tuttavia è il luogo cattolico per eccellenza e da secoli ospita le solenni celebrazioni dei riti religiosi in occasioni come il Natale, i giubilei, la Pasqua, le beatificazioni e le proclamazioni dei pontefici.
Tatiana Della Carità