Governo Monti: “Adesso ci penso io”. Ma l’economia non è l’unico problema

 

GOVERNO MONTI – Con sobrietà e diplomazia il neo premier Mario Monti ha presentato la nuova squadra di governo al Quirinale, che oggi dovrà assicurarsi la fiducia al Senato, domani alla Camera. L’ex commissario dell’Ue vuole fare tutto in fretta per lanciare un chiaro segnali ai mercati, anche ieri non troppo generosi, ribadendo che il perno centrale della sua politica sarà la crescita ancor prima del rigore. Pur consapevole che il punto debole sarà rappresentato dal Parlamento che in qualsiasi istante potrebbe mettergli il bastone tra le ruote. “Spero che governando bene potremo contribuire alla coesione delle forze politiche” ha affermato il neo premier che assicura che l’assenza di politici agevolerà il governo ed eviterà momenti di ‘imbarazzo’. Una sfida che il dottor Monti è pronto ad accogliere senza indugi, forte della fiducia mostratagli anche dai grandi della Terra che plaudono alla sua entrata in campo. Da Nicholas Sarkozy che assicura “Insieme ce la faremo” ad Angela Merkel che chiede un incontro al più presto, dal presidente Barack Obama al presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker.

Ma dopo le parole ora servono i fatti per dare una risposta alla crisi, come urgentemente richiesto dall’Europa. E prenderà il via il momento delle scelte impopolari.. Entro la prossima primavera Mario Monti dovrà tranquillizzare i mercati internazionali e colmare l’abnorme debito di 1900 miliardi. Questo per il solo settore economico. Poi restano da risolvere tanti altri nodi, tra cui la politica estera, passando dal Medio Oriente alla nuova crisi che rischia di scoppiare in Iran: una serie di sfide cui sarà difficile far fronte. Fuori Palazzo Chigi una calca di persone vorrebbe stringergli la mano, una signora lo incita dicendo “adesso ci pensa lei” e il professore risponde: “Certo che devo pensarci io, sono qui per questo”.

 

Luigi Ciamburro