L’albicocca, un frutto che nasconde una miniera di potassio

ALBICOCCA – L’albero dell’albicocco, di provenienza cinese, è stato importato in Europa dal popolo romano. Oltre al continente europeo, è messo a coltura anche in America. Per la coltivazione si privilegiano climi miti, anche se può resistere a condizioni termiche più fredde. Grande attenzione va fatta ai possibili attacchi dei parassiti come le cocciniglie che vanno trattati chimicamente. Le cocciniglie sono degli insetti che attaccano radici e foglie e possono provocare danni anche ai frutti, ma sono preziosi   perché producono un colorante usato nell’industria alimentare.

Per quanto riguarda le caratteristiche, l’albicocca ha buone proprietà di vitamina PP, A e C, di minerali quali il ferro, il fosforo e il magnesio ed anche di fibre. E’ il frutto in assoluto il contenuto più alto di potassio e carotene, un precursore della vitamina A. Inserire l’albicocca nel regime alimentare, può contribuire a migliorare lo stato di salute dei soggetti anemici. Può prevenire i crampi muscolari, nonché preservare il buon funzionamento del sistema nervoso. Anche la pelle ne trae giovamento, attraverso la stimolazione della melanina, una molecola molto importante per la salute del tessuto cutaneo, capace anche di donare un aspetto abbronzato.

L’albicocca ha un contenuto calorico ridotto ed è indicata negli individui con problemi di peso.

E’ usata per preparare marmellate e frutta sciroppata, ma in questi casi l’alto contenuto di zucchero eleva notevolmente il suo potere calorico.

Marco Galluzzi