Napoli: arrestate sei persone per pesce contaminato da Escherichia Coli

NAPOLI: PESCE CONTAMINATO – I carabinieri del Nas di Napoli e della Compagnia di Torre Annunziata hanno arrestato sei persone nel Napoletano per l’allevamento, la pesca, la conservazione e il commercio di prodotti ittici altamente pericolosi per la salute. Gli arresti sono stati eseguiti su ordine del Gip del Tribunale di Torre Annunziata. Una persona è finita in carcere le altre cinque ai domiciliari.

Le indagini hanno scoperto una vera e propria organizzazione criminale che praticava illecitamente la pesca e l’allevamento di prodotti ittici, ricorrendo a pericolose procedure di conservazione del pesce. Tra queste, l’utilizzo di acqua di mare proveniente dal porto di Torre Annunziata per scongelare molluschi, crostacei e pesce in genere o per immergere il pesce prima della vendita, facendo credere che fosse fresco.

Tra gli arrestati ci sono quattro esponenti di una nota famiglia di commercianti di prodotti ittici, soprattutto frutti di mare, che operavano in regime di ‘monopolio’ nell’area di Torre Annunziata. Insieme a loro sono stati arrestati anche il titolare di una società di commercio all’ingrosso e il gestore di alcune pescherie abusive nei pressi del porto di Torre Annunziata.

I carabinieri dei Nas hanno ispezionato 30 negozi di vendita di pesce: 8 sono stati chiusi e sono state sequestrate 25 tonnellate di prodotti ittici, tra datteri di mare, molluschi e varie tipologie di pescato, per un valore di circa 150mila euro. Dai campioni dei prodotti ittici, analizzati dall’Istituto zooprofilattico di Portici, è emersa la presenza del batterio Escherichia Coli. Il batterio E.Coli è dovuto alla contaminazione fecale. L’acqua o gli elementi contaminati dall’Escherichia Coli, qualora consumati, possono provocare dissenteria o patologie più gravi, quali la colite emorragica e la sindrome emolitica (come quelle che nei mesi scorsi hanno provocato decine di vittime in Germania per via di germogli contaminati).

Sono finti sotto sequestro anche un deposito di datteri marini e una pescheria abusiva a Torre Annunziata, per un valore di 600mila euro, cui si aggiunge un peschereccio del valore di 400mila euro che veniva utilizzato per la pesca illegale.

Redazione