Siria: Damasco accetta la missione della Lega Araba, ma la repressione continua

SIRIA: MISSIONE LEGA ARABA – Il governo di Damasco ha deciso di accettare la missione in Siria degli osservatori della Lega Araba. Lo ha riferito la Bbc.

Mercoledì 16 novembre, al vertice di Rabat, la Lega Araba aveva dato alla Siria un ultimatum di tre giorni per accettare la missione o subire sanzioni. Nel corso del vertice era stata anche ufficializzata la sospensione della Siria dall’organizzazione, decisa sabato scorso.

Il sì di Damasco alla missione è condizionato, tuttavia, ad alcuni “cambiamenti” atti a salvaguardare “la sovranità e la dignità” della Siria, senza mutare, tuttavia, “lo spirito della missione”. A questo scopo, il ministro degli Esteri siriano Walid el Moallem ha inviato un messaggio al segretario generale della Lega Araba Nabil el Araby, con un progetto di protocollo sullo status giuridico e sul ruolo della missione della Lega Araba. La Lega sta ora valutando le modifiche chieste da Damasco.

Nel frattempo, non si fermano le violenze dell’esercito siriano contro la popolazione civile. Secondo gli attivisti dei Comitati di coordinamento locale in Siria (Lccs), fino a 15 civili sono stati uccisi oggi tra Daraa, Hama, Damasco e Homs. Tra le vittime ci sono anche due ragazzini di 12 e 14 anni.

Le proteste della popolazione siriana contro il regime del presidente Bashar al-Assad erano partite da Daraa, nella Siria meridionale, il 15 marzo scorso. Secondo le Nazioni Unite, dall’inizio delle manifestazioni oltre 3.500 civili hanno perso la vita.

 

Redazione